Coppo, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, anche al supermercato!
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È un vero piacere trovare di queste bottiglie sullo scaffale di un supermercato.
Per coloro che non gli fosse ancora chiaro, al supermercato c’è un vasto assortimento di vino di buona e ottima qualità, credo che ormai non sia più un tabù, o forse lo è ancora per chi si ostina a guardare dall’alto al basso tutto ciò che non sia costoso e/o “naturale” (nuovo filone snob per chi segue la moda), come ho già scritto in un precedente articolo [Link] nel quale ho paragonato le due categorie come eno-fighetti, ovviamente i naturalisti si sono risentiti non poco, ho comunque spiegato la mia provocazione in modo ragionevole e ragionevolmente qualcuno ha capito la mia intenzione di far notare che alcuni seguono il ”naturale” solo per una moda e schifano ogni cosa che sia convenzionale o (sono sempre di più) il biologico.
Tralasciando le polemiche, durante le mie consuete perlustrazioni nei supermercati alla ricerca di bottiglie che siano degne di nota, ho scovato un vino di un noto produttore piemontese.
Si tratta di Coppo, una casa produttrice che non ha bisogno di presentazioni, dal 1892 è stata una cantina pionieristica in quel di Canelli con la rifermentazione in bottiglia dando il via con altri produttori della zona alla lungimirante fortuna iniziata con il primo spumante Metodo Classico italiano.
La loro sede è un luogo al quale vale la pena prenotare una visita: “Le storiche cantine Coppo sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità: un riconoscimento prestigioso, che riempie l’azienda di orgoglio e che fa delle Cattedrali Sotterranee un tempio dedicato al vino, alla sua storia e al duro lavoro dell’uomo.” (Fonte: https://www.coppo.it/ )
Un’azienda che ha saputo rinnovarsi negli anni 80 trovando un nuovo credo nella Barbera da farne della loro produzione un punto di riferimento per la rinascita di questo adorabile vitigno piemontese.
Uno dei massimi livelli raggiunti per finezza ed espressione territoriale è stata la Barbera d’Asti Pomorosso, la stessa che ora rientra nella restrittiva e prestigiosa denominazione docg Nizza [Link].
Anche volendo farlo apposta Coppo proprio non riesce a fare un vino di basso o medio livello, la qualità delle sue uve e soprattutto la consolidata serietà non gli permette di realizzare un prodotto “passabile”- “accettabile” .
Nella foto proposta in questo articolo la bottiglia vuota a sinistra è del 2017 trovata sugli scaffali del supermarket PrestoFresco, di questa mi ha colpito la sua bontà tanto da comprarne un’altra sempre nello stesso punto vendita, quest’ultima, la bottiglia di destra, è l’espressione della recente annata 2019.
L’Avvocata 2017 è una Barbera senza pretese e gustosissima, si presenta con un bel rosso rubino, profumo di viola, ciliegia e confettura di mirtilli, al palato è fresca ben equilibrata e abbastanza persistente, inoltre, nonostante la precarietà della filiera GDO (mi riferisco alla non corretta conservazione del vino), risulta un vino che ha saputo evolversi perfettamente pur rimanendo di facile beva, non presenta difetti, è di media struttura ed è al massimo della potenzialità (anzi, un altro anno lo regge sicuramente) dopo 3 anni dalla vendemmia indicata sull’etichetta. 14% vol.
Di questa sua “dote” strutturale ne ho avuta una piccola conferma leggendo il loro sito coppo.it “Il nome di questo vino deriva dal primo proprietario dei vigneti: un avvocato donna. Persona severa, autorevole e rigida, per tutti era semplicemente l’Avvocata. Quasi una stranezza che una Barbera così spensierata e giovane, evochi una figura tanto seria.”
L’annata 2019 ha un colore rosso porpora che rivela un vino appena uscito di cantina, giovanissimo, profumi freschissimi di frutti rossi, lamponi, fiori freschi, si fa sentire la spiccata acidità tipica della Barbera, abbastanza tannico ed il finale leggermente amaricato. Vino che può accompagnare l’intero pasto. 14%vol.
Consiglio L’Avvocata, una bottiglia dalla pronta ma – ormai non è più una stranezza per un vino acquistato in GDO [Link] – se la si dovesse dimenticare in cantina per due o tre anni non è affatto un problema.
PrestoFresco
Prezzo: 9,49 euro.
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